Non so ancora se veramente come mi ero proposta a fine febbraio cesserà questa 'bozzadiblog' e partirò con un blog 'serio' e già penso a tre anni, ad esempio, avanti a me.
Adesso mi sento le due cose dell'immagine: un contenitore con cose che ho raccolto e che vorrei mostrare/dare a quante più persone possibile e un gomitolo, cioè della materia ancora grezza (le mie scarsissime conoscenze di network ad esempio) su cui lavorare.
Una riflessione è che nel mondo virtuale in cui sto facendo i primi passi è che mostrare è la stessa cosa che dare. Avete presente da piccoli quando si chiedeva ad un amico di farci vedere una cosa sua e questo ci rispondeva: 'Sì ma in mano mia'? Per me che ancora oggi tocco, liscio, soppeso qualsiasi materiale o cosa mi capiti a tiro, era una tortura. Ma oggi sono più le cose che 'possediamo' virtualmente di quelle che tocchiamo realmente.
E allora vorrei che il mio blog arrivasse ad essere questo: uno stimolo a provare, sperimentare, toccare, imparare realmente le cose, non solo vederle, leggerle, emozionarsi, ma poi smettere di cercarle e dimenticarle in un attimo.
Il prossimo anno sarà dedicato a cercare di raccogliere più spunti possibile per creare uno spazio intorno a noi più 'comodo e funzionale a noi stessi' possibile, un vero nido, una casinaBELLA.
Dopodiché gli spunti saranno indirizzati nel creare uno spazio aperto sul mondo, una casinaBUONA.
Quindi prima una ricerca sul trovare un nostro posto poi su come poterlo condividere.
Sto lavorando per cercare di creare un percorso per conoscere il posto in cui viviamo, i pregi e i limiti, funzionali ed estetici e per cercare di capire cosa invece ci piace e di cosa abbiamo bisogno, perché come ha detto Seneca: 'Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare'.
Partenza e meta sono definiti, ora viene la parte più bella:
il gusto di vivere.
Domani è un altro giorno
martedì 25 febbraio 2014
martedì 18 febbraio 2014
FATTO A CUORE
ABBASSO LE ‘SPORTINE’!
A Bologna le sportine sono i sacchetti di plastica
che ti danno nei negozi per mettere la spesa.
Sono, penso, il sistema di trasporto delle cose più diffuso.
Demonizzate per l’inquinamento, riabilitate quelle in carta
o quelle infernali biodegradabili che se le dimentichi in un cassetto, si
polverizzano, diventando dei coriandoli impossibili da raccogliere senza
aspirapolvere e imprecazioni.
Solitamente nelle famiglie ci si divide in due nette
categorie, quelli che sostengono che sono utilissime anzi insostituibili (come
si fa a partire per la settimana bianca senza circondare le valigie di cento
sportine?) e quelli che le odiano profondamente (non ne arriva una sana a
destinazione!)
Ma diciamola tutta: non sono un po’ ‘grossier’, out, grezze
per intenderci?
Io, essere stilosi a parte, non le sopporto proprio. Quando
non ti servono, spuntano da tutti i buchi, quando ti servono non c’è mai quella
della grandezza giusta. Quando poi si va ad una cena ‘partecipata’ dove ognuno
porta qualcosa, con le bottiglie temi di sfondarle, con l’insalatiera non ‘stanno
dritte’ e rischi di rovesciare tutto, la teglia calda poi le liquefa, quindi?
Quindi nel mio ingresso nel mondo del cucito creativo, ho
pensato a tre sacchetti in stoffa, uno per le bottiglie, uno per le insalatiere
e le torte e un altro per le teglie che scottano.
E voi siete pro o contro le 'sportine'?????
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PORTA BOTTIGLIE
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PORTATUTTO
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PORTA TORTE
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